|   VIDEOCITOFONO 
			L'installazione 
			di un videocitofono è considerata innovazione e in quanto tale 
			necessita del voto favorevole della metà più uno dei condomini, in 
			rappresentanza di almeno 667 millesimi di proprietà, sia in prima 
			sia in seconda convocazione. Se, però, considerate le 
			caratteristiche dell'edificio, l'introduzione di questa 
			apparecchiatura è riguardabile come innovazione gravosa o 
			voluttuaria, i condomini devono essere tutti d'accordo; altrimenti, 
			trattandosi d'impianto suscettibile di utilizzazione separata, 
			l'installazione può avvenire a cura e spese di alcuni condomini 
			soltanto, con gli altri che potranno, in qualsiasi tempo, 
			partecipare ai vantaggi dell'innovazione, contribuendo alle spese di 
			esecuzione e di manutenzione dell'opera opportunamente rivalutate. 
			Stesse regole per sostituire l'impianto del citofono con il 
			videocitofono: l'innovazione può essere introdotta con la 
			maggioranza sopra indicata se è riguardabile come finalizzata 
			all'uso più comodo della cosa comune; se invece è considerabile 
			come gravosa o voluttuaria è necessaria l'unanimità, a meno che uno 
			o più condomini non vogliano farsi esclusivo carico della spesa. 
			Quanto ai costi, se si tratta di nuova installazione andrebbero 
			rapportati alla distanza di ciascun appartamento dalla pulsantiera 
			(secondo comma, articolo 1123 del Cod. civ.), e in ogni caso al 
			numero di terminali installati in ciascuna unità immobiliare. Se 
			invece si tratta di riparazione ci si può rifare ai millesimi di 
			proprietà.    
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