ALBERI
Abbattimento
Gli alberi, di regola, non possono essere abbattuti, a meno che non
siano ammalati o instabili, o creino una situazione di pericolo per
persone e cose, oppure quando sono stati piantati troppo vicino al
confine della proprietà. L'operazione, in ogni caso, è subordinata
al rilascio di autorizzazione comunale.
L'abbattimento degli alberi del giardino condominiale per
trasformare questa area in parcheggio deve essere prevista dal
regolamento, altrimenti serve l'unanimità.
Distanza
Siepi e alberi devono essere messi a dimora rispettando la distanza
dal confine. È quindi opportuno informarsi preventivamente in Comune
o presso la Camera di commercio per verificare se esistono
regolamenti o usi locali; in caso affermativo, infatti, ci si deve
attenere a queste disposizioni. In mancanza di regolamenti o usi
locali si è tenuti a osservare una distanza variabile a seconda del
tipo di albero. Per quelli ad alto fusto per esempio, pini,
cipressi, noci la distanza è di tre metri dal confine. Per gli
alberi non ad alto fusto quelli i cui rami si diffondono a
un'altezza non superiore a tre metri serve un metro e mezzo.
Per viti, arbusti, siepi e piante da frutta di altezza non superiore
a due metri e mezzo, infine, la distanza è di 50 centimetri. Se però
le siepi sono di ontano, castagno o altre piante simili che si
recidono periodicamente vicino al ceppo, la distanza deve essere di
un metro (due metri per le robinie). La distanza va calcolata al
tempo della messa a dimora e si misura dalla linea del confine alla
base esterna del tronco dell'albero o al luogo in cui fu fatta la
semina.
Potatura
Se gli alberi si trovano nel giardino di proprietà esclusiva di un
condomino e sono funzionali al decoro dell'intero edificio, per cui
la potatura avviene per soddisfare queste esigenze, si può
pretendere che il condominio contribuisca alla spesa. L'esistenza di
questo presupposto deve essere provata dal condomino interessato a
dividere la spesa con gli altri.
Rami
Se i rami degli alberi condominiali tolgono luce e aria a un
appartamento, e le piante sono state messe a dimora a distanza
inferiore a quella legale da meno di venti anni, se ne può
pretendere l'estirpazione. Se invece sono stati piantati a distanza
regolamentare si deve accertare che non ci sia stata negligenza
nella manutenzione: nel qual caso si può esigere che i rami vengano
tagliati; l'uso delle parti comuni, infatti, non può arrecare
pregiudizio ad alcun condomino.
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